la lazio ha fatto un altro passo avanti nella disperata lotta per la salvezza, superando per due reti ad una un foggia caparbio, che ha lottato con energia fino all'ultimo minuto di gioco. la vittoria dei bianco-azzurri, però, non è parsa del tutto legittima a causa di una discutibile decisione arbitrale. la massima punizione che ha permesso alla squadra romana di segnare il secondo goal, ha fatto nascere infatti molte discussioni in campo, con il risultato di accendere ancor più gli animi dei giocatori, che già si erano abbandonati a numerose scorrettezze. l'episodio è avvenuto al 35' del primo tempo. valadè ha fermato con la mano, in area, un pallone che stavano scambiandosi governato e d'amato. ıl fallo è parso chiaramente involontario ma l'arbitro ha indicato con decisione il dischetto del rigore.
ha tirato bartù e moschioni con pronto intuito ha intercettato la sfera spedendola in angolo. fra la sorpresa generale campanati ha ordinato però di ripetere il tiro, facendo capire che il portiere rossonero si era mosso in anticipo. altre proteste, per questa seconda « papera » arbitrale, mentre sugli spalti il clamore diveniva assordante. ınfine renna, incaricato del secondo tiro, ha centrato il bersaglio. al 15' gasperi, raccogliendo un calcio d'angolo di bartù, aveva segnato la prima rete con un secco rasoterra da distanza ravvicinata. ma i due goal al passivo non hanno scoraggiato i foggiani che hanno continuato a lottare con grande decisione non riuscendo però quasi mai ad impegnare cei a causa della stretta marcatura cui erano sottoposti nocera e compagni. ıl foggia nella ripresa si è lanciato decisamente in avanti mentre la lazio ha arretrato governato, bartù e renna; e quando a due minuti dalla fine miceli ha sorpreso nettamente cei con un angolatlsslmo rasoterra i bianco-azzurri si sono sbandati rischiando di subire il pareggio. al fischio di chiusura i nervi sono saltati un po' a tutti e renna ha tentato di aggredire pugliese. ın difesa del proprio allenatore è intervenuto rinaldi e il campo si è riempito in breve di agenti che tentavano di separare i giocatori delle due parti. dagli spalti, frattanto, son cominciati a piovere oggetti di ogni genere che fortunatamente non hanno causato danni. fuori degli spogliatoi, agenti a cavallo e camionette della polizia hanno steso un « cordone » per evitare che qualche facinoroso tentasse di avvicinarsi all'ingresso. dopo circa un'ora di attesa, finalmente il pullman dei rossoneri ha potuto lasciare lo stadio protetto dalla polizia, mentre gli ultimi tenaci tifosi non avevano più voce ed energia per continuare la protesta.