le due reti di governato, con cui la lazio è riuscita ad imporsi alla sampdoria, hanno portato un po' di serenità in seno alla squadra blancoazzurra che si dibatte negli ultimi posti della classifica. ıl passo falso del genoa è venuto poi a completare la soddisfazione del laziali e a rendere meno amara la sconfitta al blucerchlatl. la società romana aveva deciso di tornare a giocane allo stadio flaminio, perche gli atleti sentissero più da vicino ıl caloroso incitamento del tifosi accorsi con striscioni, stendardi e armati di trombe assordanti. e bisogna dire che se la lazio ha vinto, questi tifosi hanno avuto la loro parte di merito. ın questo clima acceso, la squadra ligure deve essersi smarrita e non è riuscita a ripetere la prodezza della sua ultima trasferta, quando si portò via i due punti dal comunale di torino. la prima mezz'ora di gara non aveva fatto presumere che la lazio potesse assicurarsi 1 due punti tanto facilmente. l'impostazione della sampdoria sembrava azzeccata con frustalupl a centrocampo, masiero « libero » e morini sul centravanti d'amato, i blucerchlatl erano riusciti abbastanza agevolmente a contenere gli scatenati ma imprecisi avversari. anche l'attacco con sormanl leggermente arretrato, da silva praticamente centravanti, coadiuvato da toschi e barison, era riuscito a creare più di una situazione pericolosa. al 33' del primo tempo, inaspettato giungeva il goal blancoazzurro. d'amato passava a governato che dal limite dell'area centrava con un tiro a mezz'altezza. sattolo era sulla traiettoria ma si gettava con un attimo di ritardo.
trascorrevano appena quattro minuti e un errore di morini rendeva 11 punteggio troppo pesante per una possibile rimonta. centrava renna molto lungo e la sfera controllata tranquillamente dal mediano ligure stava per andarsene sul fondo, ma d'amato, caparbiamente, tentava di impossessarsene. morini preso alla sprovvista cadeva a terra dando via libera all'attaccante bianeoazzurro che stringeva verso l'area e pescava governato solo. questi senza nemmeno far toccare terra alla palla, la colpiva con un violento e diagonale rasoterra che sorprendeva nettamente battolo.